TEATRO PRIMO STUDIO
MILANO – Via Giacomo Watt, 5
Uno spazio multifunzionale che da 15 anni apre le sue porte a registi e attori, insegnanti e studenti, compagnie professioniste e amatoriali italiane e internazionali.
E’ un luogo dedicato a chi vuole condividere progetti, tenere prove teatrali, organizzare laboratori e corsi, allestire mostre e conferenze stampa.
DOVE SIAMO – WHERE WE ARE
TEATRO PRIMO STUDIO
In un quartiere di Milano, tra le acque del Naviglio Grande, la suggestiva chiesetta di San Cristoforo e l’ex complesso industriale Richard-Ginori dove sono passati i più famosi architetti e designer del Novecento tra cui Giò Ponti, c’è via Watt.
Al n. 5, in un edificio costruito negli anni ’20, Teatro Primo Studio ha la sua sede, in una palazzina liberty voluta dal famoso laboratorio scenografico “Bertieri e Pressi”, fucina creativa di quinte sceniche e utilizzata poi dalla “Ercole Sormanni Scenografie”, punto di riferimento per i teatri di tutto il mondo dal lontano 1838 .
COME RAGGIUNGERCI
AUTO:
Tangenziale Ovest, uscita Milano Famagosta, Assago Milanofiori/Forum
TAXI:
Parcheggio Taxi nella vicina Piazza Miani.
MEZZI PUBBLICI:
da Porta Genova FS M2 Linea Verde fermata Porta Genova: autobus 74 dir. Cantore-FamagostaM2 per 6 fermate
da Romolo M2 Linea Verde fermata Romolo: 15 minuti a piedi
da Romolo M2 Linea verde fermata Romolo: autobus 47 dir. Bisceglie M1 per due fermate
LO SPAZIO – THE SPACE
TEATRO PRIMO STUDIO
Teatro Primo Studio si sviluppa su una superficie di 250 mq. La sala teatrale – 100 mq con 50 posti a sedere – è funzionale sia all’uso in open space che alla ripartizione scena e platea.
OSPITI E AMICI – GUESTS AND FRIENDS
TEATRO PRIMO STUDIO
Tanti professionisti dello spettacolo ed appassionati hanno utilizzato i nostri spazi in questi anni, vuoi farlo anche tu?
CHI SIAMO/ABOUT US
TEATRO PRIMO STUDIO
Lo spazio è stato fondato nel 2004 da Christine Reinhold, al suo rientro in Italia dopo gli studi a New York al Lee Strasberg Film&Theatre Institute. Nella zona cinema dello spazio sono stati prodotti documentari come “Fukushame. The lost Japan” e “Fukushima: a nuclear story”